“come farét a fa’ la dona?”
Mi ricordo ancora la Nonna Nunzia che, mentre prepara per le solite 150 persone, tra figli e figli dei figli, mi consola mentre piagnucolo per la solita disastrosa ennesima caduta, corredata della solita clamorosa sbucciatura patellare rosso rubino…
È stata mia mamma a ricordarmi che era da nonna che avevo visto preparare quel piatto, le taccole al sugo…
É bastato dire nonna per scaraventarmi alla velocità della luce su quella sedia rossa, un pochino morbidosa, dietro la porta.. Quella porta di cui ancora sento il rumore, perché essendo di vetro, annunciava, vibrando, l’ospite prima ancora che apparisse sull’uscio..
Eccomi lì, bambina, che osservo in pantaloncini, con le cosce appiccicate a quella strana finta pelle rossa della seduta.
Osservo, come se bastasse proiettarsi là per avere qualche spunto… Qualche suggerimento…
Come le faresti tu nonna?
E così Eccole…
Taccole Bianche in umido
Ho pulito le taccole togliendo punta e coda, come avrei fatto con i fagiolini, e ho tolto il filo dove necessario.
Le ho sciacquate e messe nella vaporiera (o se volete a bollire), per 10 minuti.
Prima di tutto ho fatto soffriggere
- Una cipollina fresca rossa della grandezza di uno scalogno tagliata a rondelle sottili
- In un velo di olio
- Uno zic (nota unità di misura, simile a una noce) di triplo concentrato di pomodoro Mutti e ho lasciato soffriggere.
Ho usato la mia solita pentola in pietra.
Ho versato la passata di pomodoro, ho usato circa 400ml di passata per circa 600g di taccole.
Ho condito con timo, maggiorana e un po’ di origano freschi e ho abbassato la fiamma.
So che tutti dicono di mettere una punta di zucchero nel sugo di pomodoro, ma io preferisco lo zucchero a velo vanigliato.. So che è inconsueto, ma toglie l’acidità del pomodoro, e comunque poi lo controbilancio con la sapidità del MIO dado. Sottolineo “mio” perché altrimenti NON uso dado commerciale. In tal caso mi limito a una presa di sale.
Non che trovi disdicevole acquistare il dado per carità, purché senza glutammato, ma il sapore non mi piace un gran ché e soprattutto scelgo io i sapori che mi piacciono di più, se lo faccio da me.
In più anche nel caso del dado uso preferibilmente le verdure di stagione e a mio parere si sposa meglio con i piatti che faccio, anch’essi di stagione..
Chiusa parentesi…Tanto mi conoscete, io parlo sempre a Matrioska…
Ma torniamo alle Taccole.
Ora che il pomodoro sobbolle, dopo aver lasciato amalgamare lo zucchero, ho sciolto in mezzo bicchiere d’acqua un cucchiaino di dado, ho versato tutto nel sugo che ho girato e coperto e lasciato a fuoco basso per 20 minuti circa, girando di tanto in tanto, lasciando cadere l’acqua della condensa dentro la pentola.
A questo punto dopo aver scolato le taccole e raffreddate, per tagliarle più facilmente, le ho divise in pezzetti lunghi all’incirca tre dita.. (5 o 6 cm) e le ho aggiunte al sugo.
Ho lasciato cuocere, assaggiando di tanto in tanto, per trovare la giusta consistenza, ho impattato e cosparso del prezzemolo del mio orto
Ottimo risultato devo ammettere… Le rifarò!
Buon appetito!